Lo strumento giuridico di trasmissione per eccellenza: la donazione
La donazione è l’unico strumento legale di passaggio per via del tutto gratuita di beni da parte di una persona fisica e si differenzia dal testamento che non genera effetti se non in caso di decesso del suo autore.
Il principio immateriale della donazione è in realtà il desiderio o anche l’opportunità di donare qualcosa alle persone strette a noi da affetti o da principi di amicizia.
Essere d’aiuto per i propri figli, segnalare la propria successione, fare un regalo ad un amico, ricompensare chi ti ha reso una prestazione, realizzare un obiettivo di beneficenza ecc.
Chi necessita di tutto questo può farlo tramite le donazioni.
La donazione prevede svariate caratteristiche. Soprattutto vi sono l'assenza di un correlativo ed il carattere solitamente finale, parlando di un contratto. L'importanza di questo atto e le relative conseguenze che ne possono derivare impongono che questo si debba compiere seguendo profili particolari.
Chi dona può inserire diverse clausole all'interno del contratto
La donazione è senz'altro un’operazione molto delicata in quanto priva il donatore di un bene al fine di arricchire una terza persona per questo aver bisogno di un consiglio notarile è importante. E' quindi fondamentale che un buon notaio conosca preventivamente tutti gli aspetti e ciò che ne consegue, sia civili che fiscali, di questo atto.
L'utilità di una donazione deve esaminarsi caso per caso, considerando gli elementi sopra citati e più dettagliatamente: il patrimonio della persona che dona, la situazione familiare dello stesso, le implicazioni sulla prossima successione, gli aspetti fiscali e i possibili benefici di un simile atto. Spesso, una scelta per la donazione, in relazione ad un atto concesso a titolo oneroso (cioè con un corrispettivo), si eseguirà nel campo di una proposta successoria globale e tenendo in considerazione i rapporti che esistono tra una successione a causa di morte e una donazione.
Chi intende donare un bene può inserire nell'atto di donazione diverse clausole, per raggiungere i più diversi obiettivi. Il notaio è un professionista esperto ad elaborare dette clausole e ad adattarle alle diverse esigenze del cliente, pur nel rispetto di tutte quelle norme di legge.
Diverse sono le tipologie di donazione:
- La donazione con apposizione di condizione.
Questa condizione può essere definita come sospensiva: così il donante fa dipendere il prodursi della realizzazione della donazione al concretizzarsi di un evento prossimo ed incerto.
La condizione può considerarsi risolutiva: così facendo il donante fa subordinare la cessazione dell’effetto della donazione al concretizzarsi di un’occasione futura ed incerta.
Si consiglia di interpellare un notaio, poiché si deve evitare che la condizione sia considerata illecita, o meglio, limitativa della libertà di chi dona (es. ti dono un bene, se ti sposerai). - La donazione con una apposizione di termine:
Questo termine può essere iniziale; così il donante indica precisamente il momento preciso in base al quale la donazione avrà valenza.
Oppure il temine può essere considerato finale: in questo caso colui che dona indicherà il momento, futuro e sicuro nel suo verificarsi, fino al quale la donazione avrà valenza.
Si può far sì che la valenza della donazione entri in vigore dalla morte dello stesso che dona? Si consiglia di richiedere una consulenza. Le quote della divisione di diversi tipi di successione possono essere diverse o meno a seconda delle persone che sopravvivono a quello che viene chiamato de cuius ovvero il soggetto dell’eredità, colui che dona. Possono spettare ai figli i quali devono dividere la quota dell’eredità in parti uguali oppure oltre ai coniugi ascendenti o collaterali anche agli altri parenti fino a diversi gradi di parentela con priorità agli zii di terzo grado e poi ai cugini e ai prozii di quarto, quinto grado e superiore. Se siete coniugi: comunione e separazione, vi consigliamo di richiedere informazioni.